Estate 2025

Scocca la tua freccia

Interviste dai Tracchi

L’estate volge al termine, e con essa si concludono anche i campi scuola organizzati dal CPR ai Tracchi. Dopo ben dieci settimane ricche di avventura, il leggendario Robin Hood si prende una meritata vacanza. Ma l’addio è solo un arrivederci: domenica 21 settembre infatti tutti i partecipanti si ritroveranno al Centro di Pastorale Ragazzi per una grande festa, un’occasione per rivivere insieme una giornata di giochi, risate e preghiera in occasione del Giubileo Diocesano della Famiglia con il Vescovo Domenico.

“C’è un sapore diverso qui a Tracchi, difficile da esprimere a parole, si può gustare solo vivendolo”, racconta Michele, che ha appena concluso la sua prima esperienza come responsabile. Un’emozione condivisa da tutti, specialmente da Asia, che fa parte dell’equipe del CPR da cinque anni. Asia svela uno degli ingredienti segreti di ogni campo: “La stanza tematizzata, il cuore delle nostre storie: quest’anno era la Big Oak, il covo di Robin Hood nella foresta di Sherwood. È qui che avvengono le cose più grandi, dove facciamo i nostri annunci importanti. Una stanza così vicina alla nostra Piccola ma Grande chiesetta, altrettanto significativa”.

Ogni anno, il tema del campo cambia, ma l’obiettivo rimane lo stesso: avvicinare i più piccoli a Gesù. Le loro parole, a fine esperienza, lasciano sempre a bocca aperta. Valentina, 12 anni, alla domanda su cosa l’abbia colpita di più, risponde con una profondità sorprendente: “Ho capito che devo donare speranza, perché solo con gli altri si può essere felici!”. Riccardo, che ha spento le sue dieci candeline durante il campo, con l’arco in mano e la panna della torta sul viso, esclama: “Bisogna darsi da fare per un mondo più bello e giusto!”.

Sono proprio questi sorrisi a dare la carica agli animatori. Giorgia, una di loro, lo riassume perfettamente: “Vedere i sorrisi di questi bambini: questa è la speranza!”. “Aspirate a cose grandi”, l’esortazione di Papa Leone ai giovani a Tor Vergata, sembra risuonare proprio qui. Ma le cose grandi, ci insegnano i Tracchi, nascono dalle cose piccole: una chiesetta accogliente, i sorrisi sinceri e soprattutto i bambini. Come spiega l’animatrice Giulia: “Stando con loro, pur con le mie fragilità, mi riconosco amata”.

L’obiettivo finale è chiaro: aspirare a un grande incontro con Gesù, un incontro dove ogni cosa acquista un senso, dove ci si sente amati e mai soli. “Ho giocato con tanti bambini e ho conosciuto un nuovo amico: Gesù“, grida Leonardo, un bimbo di quarta elementare, correndo verso sua mamma, racchiudendo in una sola frase il vero spirito di questa straordinaria estate.

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